Non disdegnate di questo metodo soltanto per la sua dimensione strutturale minimalista. In realtà questo metodo è funzionale ed efficace quanto lo è uno con una struttura maggiore. Ovviamente un metodo che contiene un numero elevato di case posizionali fornisce informazioni più dettagliate sulla situazione che si sta indagando, il metodo “Dei Due” invece è più coinciso e pratico, più obbiettivo, ma soprattutto veloce. Questi ha la capacità di riassumere, fa una sintesi dell’argomento che stiamo trattando.
Il metodo “Dei Due” è una specie di “scorciatoia” che la maggior parte dei Cartomanti sceglie per una consulenza veloce prima di ogni consulto (il classico taglio del mazzo) o per chiarire dei dubbi che potrebbero essere rimasti durante la “lettura”. Molti, come la sottoscritta, scelgono questa struttura per eseguire un oroscopo giornaliero su sé stessi (carta del giorno), per ottenere un quadro generale riguardo una situazione che ci preoccupa, per chiedere un consiglio o una direzione da seguire nella realizzazione di un determinato progetto. Come avrete potuto notare, ho un legame del tutto particolare con il metodo “Dei Due”.
Cosa bisogna sapere su questo metodo
Quando scegliere di lavorare con questo metodo?
È un metodo “multiuso”. Possiamo scegliere di utilizzarlo per qualsiasi argomento e occasione vogliamo.
Con quale mazzo di carte è consigliato lavorare con questo metodo?
Con qualsiasi mazzo di carte vogliate.
Quale grado di conoscenza bisogna aver raggiunto per lavorare con il metodo?
Nei miei corsi, il metodo “Dei Due” viene ampiamente utilizzato come strumento di apprendimento nello studio della tecnica del linguaggio interpretativo e dell’abbinamento fra le carte. Lo studio del linguaggio interpretativo e dell’abbinamento fra le carte è una fase estremamente importante, è qui che l’allievo si avvicina alla “lettura” delle carte, è qui che impara ad osservarne il comportamento, ad interpretarne il significato da sole o quando si trovano abbinate ad altre carte, è qui che egli impara a trattare i diversi argomenti. Quindi, nel caso foste degli studenti (livello 2), questo metodo fa veramente per voi.
Qual è il valore temporale assegnato dal metodo dei due?
Le definizioni delle due case posizionali del metodo variano a seconda dell’argomento che volete indagare. Per l’approfondimento del metodo leggete le istruzioni tecniche di cui scriverò più avanti.
Definizione delle case posizionali del metodo
Per comprendere meglio il metodo prima di tutto è necessario (come d'altronde lo è per qualsiasi cosa) capire il suo meccanismo intrinseco, per quanto semplice esso sia. È essenziale che scegliate una delle procedure disponibili per la “lettura” del metodo che consistono nel:
1. Fare una lettura dove ogni casa posizionale è determinata da una parola chiave. Ci tengo a precisare che, quando un metodo è “munito” di case posizionali, le carte “ospite” in ciascuna casa vanno interpretate singolarmente. Cioè non devono in alcun modo essere “abbinate” con le carte che si trovano su di un’altra casa, a meno che non sia il metodo usato a richiederlo esplicitamente. Questa prima procedura la consiglio a chi sta muovendo i primi passi nella “lettura” delle carte.
Facciamo un esempio per facilitare la comprensione del sistema? Prendiamo un consulto dal mio quaderno-diario che ho eseguito in data 9 Marzo 2012 con il mazzo delle Piccole Lenormand.
Dopo aver trascorso un lungo periodo di malattia mi sono ritrovata colma d’impegni di lavoro. Dovevo occuparmi della stesura del mio libro, dei miei clienti ed allo stesso tempo aggiornare costantemente la pagina del gruppo Lenormand su Facebook. Inoltre dovevo anche seguire una cura riabilitativa tutt’altro che facile (fisica, mentale e emotiva), cura che d’altronde è tuttora in corso. Quindi per riuscire a portare a termine i miei tanti impegni ho iniziato a fare più cose contemporaneamente. Al termine della giornata però mi sentivo esausta, insoddisfatta e frustrata, poiché sentivo di non aver concluso niente che mi facesse sentire realizzata. Avevo la sensazione di non riuscire a concludere niente di concreto. Così un giorno decisi di chiedere consiglio alle mia amate carte. Optai per il metodo “Dei Due” e come parole chiave posi le seguenti definizioni:
Casa 1, le mie condizioni attuali. Uscì la carta n. 22 I Sentieri;
Casa 2, suggerimento per migliorare la mie condizioni attuali. Venne estratta la carta n. 25 L` Anello.
La carta caduta nella prima posizione rispecchiava fedelmente le mie condizioni psico-fisiche in quel periodo. Infatti, come vi ho già accennato, lavoravo contemporaneamente su vari progetti, con il risultato scadente di non riuscire a portarne a termine nessuno. Potete ben intuire come sentivo persa, disorientata, senza punti di riferimento. La seconda carta, l’Anello, mi suggeriva di rispettare fedelmente i miei impegni lavorativi quotidiani. La carta dell’Anello mi stava inviando un messaggio diretto e chiaro, mi stava spronando ad organizzarmi e affrontare i miei impegni, giorno dopo giorno, in modo continuo e sistematico. Questa “lettura” mi fece riflettere profondamente. Grazie ad essa ho cominciato e mettere in atto una strategia “educativa” verso la mia persona, ho cominciato a focalizzare la mia concentrazione su degli obbiettivi ben precisi e definiti. Devo dire che l’agenda mi fu di grande in aiuto. Da quel giorno iniziai a stabilire gli impegni quotidiani da portare a termine. Grazie a questo nuovo modo di lavorare molto più pianificato, pian piano la mia vita migliorò, e anche di parecchio. Fece un enorme salto di qualità. Vidi il mio lavoro progredire velocemente, le mie faccende personali erano di nuovo equilibrate, e alla sera mi sentivo finalmente realizzata e soddisfatta per quello che ero riuscita a concludere durante la giornata. Ero di nuovo orgogliosa di me stessa, felice della mia vita. Alla fine, dunque, la soluzione al mio problema si riassumeva tutto in una questione di impegno serio verso i miei obblighi (L’Anello).
2. Fare una lettura dove le due carte vengono interpretate assieme. È una procedura, questa, che aiuta ad acquistare dimestichezza con gli abbinamenti. È esente da case posizionali. La lettura richiede però una buona conosceva ed una discreta dose di dimestichezza con le proprie carte.
Anche in questo caso voglio proporvi un esempio per spiegare meglio il funzionamento del metodo.
Ora passiamo alle possibili definizioni per le due case posizionali presenti nel metodo. Prendete sempre l’abitudine di creare da voi le vostre definizioni, così da potere essere il più in sintonia possibile con le vostre letture.
Negli esempi qui sotto userò un’abbreviazione:
- C. 1 sta per casa 1
- C. 2 sta per casa 2
C. 1, chi è?
C. 2, cosa vuole?
C. 1, la condotta scolastica attuale.
C. 2, cosa bisogna fare per migliorare.
C. 1, il progetto che s’intende realizzare.
C. 2, come raggiungerlo.
C. 1, lo stato della situazione interessata (documenti, eccetera)
C. 2, riuscirà a raggiungere il suo scopo?
C. 1, cosa fa vedere?
C. 2, cosa occulta?
C. 1, chi o cosa viene in aiuto.
C. 2, chi o cosa ostacola.
C. 1, quello che bisogna fare.
C. 2, quello che non si deve assolutamente fare.
C. 1, le mie attitudini.
C. 2, le conseguenze delle mie attitudini.
C. 1, come sta?
C. 2, le sue intenzioni nei confronti del Consultante.
C. 1, i suoi pensieri.
C. 2, le sue attitudini.
C. 1, la situazione attuale.
C. 2, come evolverà la situazione attuale.
C. 1, chiamerà?
C. 2, perché?
C. 1, troverò?
C. 2, dove?
C. 1, quello che conosco sull’argomento.
C. 2, sono pronta ad affrontare questa prova?
C. 1, questo è ciò che credo di conoscere.
C. 2, questo è ciò che devo approfondire.
C. 1, risultato del primo tempo della partita (calcio).
C. 2, risultato del secondo tempo della partita.
C. 1, il corso di formazione che devo frequentare o che sto frequentando.
C. 2, il mio rendimento finale.
C. 1, la festa a cui parteciperò.
C. 2, chi incontrerò?
C. 1, la mia giornata di oggi.
C. 2, la lezione che imparerò.
C. 1, così ci si comporta.
C. 2, la ragione del suo comportamento.
E cosi via.
Sono infinite le possibilità di definizione che possiamo accostare a queste due case. Fatevi guidare dall’ argomento che desiderate trattare e ponete domande mirate alle risposte che volete ottenere.
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