terça-feira, 26 de novembro de 2013

Consultare le carte ripetutamente per lo stesso argomento


È incredibile, ma purtroppo sono cose che succedono veramente. Sfortunatamente non è raro “imbattersi” in persone, che si ritengono dei Cartomanti professionisti, commettere questo gravissimo errore. Gravissimo per sé stessi, ma maggiormente per il proprio Consultante. Egli, già tormentato dalle proprie angosce, vive come intrappolato in un ciclo vizioso che non gli permette di essere abbastanza lucido e obbiettivo. Le persone che percorrono questa strada cercano nelle carte la realizzazione di desideri che probabilmente non si avvereranno mai. Il loro stato emotivo-mentale è privo di lucidità e di serenità. La loro vita è ferma, vuota, e giorno dopo giorno deperiscono senza delle prospettive future realistiche. È proprio questo che accade quando le carte vengono insistentemente interrogate, per ore o addirittura giorni, sullo stesso argomento. Questo atteggiamento malsano per la psiche può causare dei danni irreversibili ad un essere umano, perché non gli permette di fare quel passo necessario che porterebbe condurlo verso una vita migliore.
Le carte rispondono in modo veritiero alla prima domanda con cui vengono interrogate. Questo è un dato di fatto comprovato. Personalmente non accetto mai che un Consultante mi rivolga la stessa domanda nel corso della medesima giornata, e se per questo neppure nell’arco dei quindici giorni successivi (il tempo da me stabilito per l’evolversi della situazione). In casi del genere penso sempre che magari il consultante non abbia capito bene qualche punto del consulto. Allora cerco di ripetere, spiegare meglio. Riassumo ciò che ho appreso dalle carte durante la “lettura”, riguardo gli appunti nel mio quaderno-diario, dove trascrivo ogni consulto che ritengo necessario annotare.
Chi mi conosce, conosce bene il mio metodo di lavoro e sa che i miei consulti sono abbastanza dettagliati da non lasciare dubbi. Non necessitano di ulteriori approfondimenti nei giorni successivi. È mia abitudine stabilire con il Consultante alcune regole riguardo ai consulti e una di queste regole sottolinea il mio “rifiuto” categorico di insistere con la stessa domanda. Vi siete mai domandati come si sente un Cartomante quando viene “prosciugato” delle sue energie? Quando si trova di fronte un individuo che vive completamente assorbito dall'ossessiva convinzione che ciò che deve accadere in una tale situazione è proprio quello di cui egli è fermamente convinto? E questo anche quando le carte esprimono un pronostico che dice esattamente l’esatto contrario? È qualcosa di devastante, credetemi, trascorrere un consulto con una persona che non ha la minima intenzione di affrontare la realtà per quella che è, sapere che non è possible, in alcun modo, esserle di conforto. È un’esperienza estenuante.
Naturalmente il mio suggerimento è quello di astenersi da questo tipo di comportamento poco professionale e di seguire una condotta che in linea con il proprio equilibrio mentale e che con quello del Consultante. Accanirsi ossessivamente sulle carte riguardo a risposte già date e su fatti già reali, che è possibile appurare con i propri occhi, non è il modo più giusto per risolvere i propri problemi. Ogni essere umano deve trovare dentro di sè la forza per affrontare le innumerevoli difficoltà che la vita riserva, resistendo ed uscendo più forte e mature. Le carte non sono il mezzo più adatto per trovare lavoro, chiedere scusa alle persone che abbiamo ferito, far ritornare l’amore perduto o risolvere, come d’incanto, tutte le questioni finanziarie. Sono invece in ottimo alleato per aprirci gli occhi là dove non riusciamo a vedere o non vogliamo vedere, per far sorgere o confermare dei dubbi che sono già presenti in noi. Una “lettura” delle carte è come un amico che ci dice, senza troppe mezze parole, delle verità che non vogliamo accettare, ma che sono quelle giuste. Verità queste che ci possono spingere a trovare il coraggio di lottare con fermezza verso una vita più sana.  

Tutti i diritti sono riservati .
Odete Lopes

Sem comentários:

Enviar um comentário