No,
in assoluto. E chiunque sia convinto di questo fatto lo è perché
non lavora seriamente con le proprie carte. Ciò che appare davanti
ai nostri occhi quando facciamo una “lettura” è concreto e
veritiero. Invece quello che accade, quando si è convinti che sono
le carte a sbagliare, è che chi le sta interpretando non è in grado
di farlo per scarsa conoscenza. Conoscenza questa che si ottiene
soltanto attraverso uno studio, lungo e serio, della tecnica di
lettura e del linguaggio simbolico delle proprie carte.
Ad esempio il mazzo di carte Le Piccole Lenormand è un mazzo che richiede una tecnica di lettura del tutto peculiare. Se non conosce più che bene questa tecnica, e non si possiede la pratica necessaria per eseguirla correttamente, è molto facile interpretarne la lettura in modo sbagliato. Non sono dunque le carte a sbagliare, ma si è il Cartomante a sbagliare, colui che deve interpretarne il significato simbolico nascosto, colui che ad esse dà voce.
Quando le carte non rispondono
Quello che va chiarito fin da subito è che le carte rispondono sempre, ogni qualvolta vengano interpellate. Anche questo è un dato di fatto comprovato. Le carte non sbagliano, non si bloccano e tanto meno smettono di rispondere durante una “lettura”.
Allora che cosa accade per far si che alcuni Cartomanti affermino tale fatto? Secondo la mia esperienza personale il problema va ricercato nel Cartomante. Appunto in noi stessi. Qui sotto vi esporrò i motivi per cui sono convinta che noi Cartomanti siamo la vera causa del “blocco” durante una “lettura”.
1. La ragione principale è la scarsa conoscenza del linguaggio simbolico delle carte utilizzate per la “lettura”. Ciò che appare agli occhi del Cartomante durante una lettura sono immagini simboliche che lui, grazie alla sua conoscenza delle carte, deve cercare di interpretare. Ogni mazzo di carte contiene un’identità propria, una storia che comprende anche l’autore che lo ha creato. Per lavorare con un mazzo di carte bisogna prima informarsi, conoscere bene le sue origini e il significato simbolico di ogni singola carta secondo il suo creatore. Non possiamo interpretare una determinata carta seguendo la simbologia vigente nella nostra cultura o peggio ancora secondo una simbologia creata da noi stessi. Quando durante una lettura alcuni Cartomanti affermano di non vedere niente in realtà non riescono a “leggere” il messaggio trasmesso dalle carte perché non ne conoscono sufficientemente bene il linguaggio. Per capirci meglio prendiamo come esempio un turista di origine straniera. Come possiamo pretendere di capire ciò che ci sta dicendo se non parliamo la sua lingua, se conosciamo solo alcune parole? Non è conoscendo manciata di parole in una determinata lingua che riusciremo a capire quello che dice e quindi intrattenere una conversazione piacevole. Non è così? Magari possiamo tirare ad “indovinare”, ma poi il dubbio rimane sempre: è proprio quello che intendeva dire? E mentre il turista parla la sua lingua e voi gli state prestando ascolto, non percepite la strana sensazione di non sentire niente? Sembra quasi che il cervello non si sia attivato. Tutto questo è normale. Quando la vostra memoria non riconosce qualche cosa, essa crea un vuoto, una specie di buio totale. Questo è esattamente quello che accade anche con le carte. Se non impariamo a riconoscere il loro linguaggio, ciò che i nostri occhi vedranno sarà soltanto un buio totale. Niente.
2. Panico e insicurezza sono pure fattori che possono bloccare, quindi non si riesce a leggere le carte. Questo è anche collegato al discorso presentato prima: mancanza di una preparazione seria, conoscenza insufficiente delle proprie carte, e mancanza di pratica.
3. Il proprio stato fisico, mentale e psichico influenza pesantemente la lucidità e la concentrazione necessarie per portare a termine con successo un consulto.
Perciò non cercate giustificazione chiamando in causa spiriti maligni, magie o quant'altro ancora. Per fare in modo che il “blocco” non si verifiche quello che dovete fare è dedicarvi seriamente allo studio delle vostre carte, e rimanere fermamente fedeli al codice etico del Cartomante.
Tutti i Cartomanti interpretano in ugual modo durante una “lettura”?
No, in assoluto. Su di una lettura ognuno possiede una visione diversa e del tutto personale. Possiamo anche provenire dalla stessa scuola di pensiero, ma ognuno di noi durante una lettura porterà con sè una propria impronta caratteristica, proprio come le impronte digitali, basata sulla propria esperienza personale con il mazzo di carte in questione. Non possiamo affermare che un pronostico diverso sia un pronostico sbagliato, assolutamente. E il nostro approccio verso questa pluralità di visione non deve essere altro che di grande rispetto e profonda gratitudine, poiché ci offre una visione diversa della “lettura” presentata, e questo può solo aiutarci a crescere e maturare come Cartomanti.
Ad esempio il mazzo di carte Le Piccole Lenormand è un mazzo che richiede una tecnica di lettura del tutto peculiare. Se non conosce più che bene questa tecnica, e non si possiede la pratica necessaria per eseguirla correttamente, è molto facile interpretarne la lettura in modo sbagliato. Non sono dunque le carte a sbagliare, ma si è il Cartomante a sbagliare, colui che deve interpretarne il significato simbolico nascosto, colui che ad esse dà voce.
Quando le carte non rispondono
Quello che va chiarito fin da subito è che le carte rispondono sempre, ogni qualvolta vengano interpellate. Anche questo è un dato di fatto comprovato. Le carte non sbagliano, non si bloccano e tanto meno smettono di rispondere durante una “lettura”.
Allora che cosa accade per far si che alcuni Cartomanti affermino tale fatto? Secondo la mia esperienza personale il problema va ricercato nel Cartomante. Appunto in noi stessi. Qui sotto vi esporrò i motivi per cui sono convinta che noi Cartomanti siamo la vera causa del “blocco” durante una “lettura”.
1. La ragione principale è la scarsa conoscenza del linguaggio simbolico delle carte utilizzate per la “lettura”. Ciò che appare agli occhi del Cartomante durante una lettura sono immagini simboliche che lui, grazie alla sua conoscenza delle carte, deve cercare di interpretare. Ogni mazzo di carte contiene un’identità propria, una storia che comprende anche l’autore che lo ha creato. Per lavorare con un mazzo di carte bisogna prima informarsi, conoscere bene le sue origini e il significato simbolico di ogni singola carta secondo il suo creatore. Non possiamo interpretare una determinata carta seguendo la simbologia vigente nella nostra cultura o peggio ancora secondo una simbologia creata da noi stessi. Quando durante una lettura alcuni Cartomanti affermano di non vedere niente in realtà non riescono a “leggere” il messaggio trasmesso dalle carte perché non ne conoscono sufficientemente bene il linguaggio. Per capirci meglio prendiamo come esempio un turista di origine straniera. Come possiamo pretendere di capire ciò che ci sta dicendo se non parliamo la sua lingua, se conosciamo solo alcune parole? Non è conoscendo manciata di parole in una determinata lingua che riusciremo a capire quello che dice e quindi intrattenere una conversazione piacevole. Non è così? Magari possiamo tirare ad “indovinare”, ma poi il dubbio rimane sempre: è proprio quello che intendeva dire? E mentre il turista parla la sua lingua e voi gli state prestando ascolto, non percepite la strana sensazione di non sentire niente? Sembra quasi che il cervello non si sia attivato. Tutto questo è normale. Quando la vostra memoria non riconosce qualche cosa, essa crea un vuoto, una specie di buio totale. Questo è esattamente quello che accade anche con le carte. Se non impariamo a riconoscere il loro linguaggio, ciò che i nostri occhi vedranno sarà soltanto un buio totale. Niente.
2. Panico e insicurezza sono pure fattori che possono bloccare, quindi non si riesce a leggere le carte. Questo è anche collegato al discorso presentato prima: mancanza di una preparazione seria, conoscenza insufficiente delle proprie carte, e mancanza di pratica.
3. Il proprio stato fisico, mentale e psichico influenza pesantemente la lucidità e la concentrazione necessarie per portare a termine con successo un consulto.
Perciò non cercate giustificazione chiamando in causa spiriti maligni, magie o quant'altro ancora. Per fare in modo che il “blocco” non si verifiche quello che dovete fare è dedicarvi seriamente allo studio delle vostre carte, e rimanere fermamente fedeli al codice etico del Cartomante.
Tutti i Cartomanti interpretano in ugual modo durante una “lettura”?
No, in assoluto. Su di una lettura ognuno possiede una visione diversa e del tutto personale. Possiamo anche provenire dalla stessa scuola di pensiero, ma ognuno di noi durante una lettura porterà con sè una propria impronta caratteristica, proprio come le impronte digitali, basata sulla propria esperienza personale con il mazzo di carte in questione. Non possiamo affermare che un pronostico diverso sia un pronostico sbagliato, assolutamente. E il nostro approccio verso questa pluralità di visione non deve essere altro che di grande rispetto e profonda gratitudine, poiché ci offre una visione diversa della “lettura” presentata, e questo può solo aiutarci a crescere e maturare come Cartomanti.
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Odete Lopes
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